Ai tempi della pubblicazione dell’originario Sommario semiesauriente delle maialate l’editore Fefé aveva preteso da Eusebio Gnirro, per miserrime ragioni di formato e impaginazione, l’affiliazione di ulteriori corsivi ai diciassette già vergati. L’autore, soggiogato suo malgrado da ponderose ubbie numerologiche, ne aveva intimato la composizione al figlio tredicenne il quale, al prezzo d’una porzione non trascurabile della propria vita, pervenne alla stesura di quattro testi sulla falsa riga di quelli paternali. Cionondimeno l’editore, a compimento di un meticoloso processo di notomizzazione, ne ricavò la certezza che fossero stati scritti da mano differente optando per la loro espunzione dal tomino. Da qui l’inclinazione autobiografica del titolo con cui vedono la luce.